Panda

Nata per contrastare il successo di modelli francesi, quale Renault 4 e Citroen Dyane che ad un prezzo leggermente superiore alla 126 offrivano una vettura sufficientemente spaziosa per 4 persone, da qui la necessità di produrre una vettura simile da inserire tra la 126 e la 127.

Nell’estate del 1976 affidato a Giorgio Giugiaro e Aldo Mantovani, in poche settimane ideazione dell’aspetto formale con la denominazione di “zero” in onore di una vecchia vettura FIAT prodotta negli anni 10. Solo in una seconda fase con la collaborazione con ufficio tecnico della Fiat per la produzione del telaio nasce la denominazione progetto 141.

In seguito per la messa sul mercato fu scelto il nome di PANDA, come molti potranno pensare il nome si riferisca al tenero animale asiatico, ma in realtà il la scelta deriva da una dea romana Empanda, divinità e patrona dei viaggiatori.

Prima serie (141A, 1980-2003)
La prima serie nasce nel 1980 per inserirsi tra i modelli 126 e 127. Dalla prima eredita il motore bicilindrico raffreddato ad aria e dalla seconda il quattro cilindri da 903 cm³. Nel 1983 viene commercializzata sia la versione “S”, che connota la Panda 30 e la Panda 45 di allestimenti più eleganti e della opzione della vernice grigio metallizzata (le Panda 30S e 45S hanno le stesse motorizzazioni della 30 e 45 ma appunto migliorate negli interni e con nuova griglia esterna), sia la versione a trazione integrale, mentre nel 1986 la Panda riceve un restyling, che vede anche l’adozione di un inedito motore diesel oltre all’adozione di un nuovo retrotreno con sospensioni ereditate dalla Autobianchi Y10, ed assume la denominazione Supernova. Rimane in produzione fino all’uscita del modello successivo nel settembre 2003 ed è l’unica super-utilitaria Fiat ad avere 3 porte. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.)